Viviamo in una contrada abbandonata da più di 20 anni, come famiglia stanziale.
Il nostro primo obbiettivo è stato l’insediamento e l’avvio di produzione per autosufficienza. la gestione dei 3 ha di proprietà è stata pianificata nel corso del tempo, tenendo conto delle condizioni peculiari di ogni zona, esposizione solare, presenza dell’acqua, vicinanza di boschi, siepi, struttura del suolo.
Abbiamo un allevamento di 50 galline ovaiole di razza, un apiario.
120 piante di ulivo, 60 di alberi da frutto di varie specie, 1 siepe di arbusti per fiori e bacche edibili, 1ha destinato al popolamento di lamponi, ribes rosso.
Su 600mq seminiamo cereali per focacce e/o birra. Siamo PPL Veneto.
I prati sono tutelati perchè ricchi di biodiversità. La aree destinate agli ortaggi sono nel frutteto e destinate, a rotazione, anche a sovesci apistici.
Per evitare il surriscaldamento estivo del suolo non viene tagliata l’erba a fianco delle aiuole da produzione. In inverno l’erba tagliata funge da copertura del terreno per creare nuove aiuole da produzione, pacciamatura attiva. Gli ortaggi sono da seme bio, per far sviluppare interamente la pianta in loco.
I semi vengono autoprodotti per l’anno successivo, fiduciosi di aver fatto maturare l’autosufficienza idrica alla nuova generazione. La pollina è il concime adoperato in campo, dopo la necessaria maturazione. Operano due giovani, Francesco 22 e Letizia 19 anni. Raccontiamo, distribuiamo, valorizziamo i nostri prodotti al mercato di Schio.
1. L’organizzazione
azienda agricola “un giardino tra i castagni”
L’Organizzazione è già parte della coalizione Azione Terrae?
No
via smiderle 7 monte di malo
sabina quaresimin
sabina@ungiardinotraicastagni.com
3889096034
www.ungiardinotraicastagni.com
2. Informazioni generali
Data di inizio
2022-03-10
Data di fine
2024-12-31
Titolo del progetto (se la pratica è parte di uno specifico progetto)
cibo comunità territorio
Paese o paesi d’implementazione della buona pratica
Monte di Malo
Paese principale
Italia
Regione e città
Veneto
Dimensioni dell’agroecologia coinvolte nella pratica
Sociale, Economica
Principale tema strategico
Giovani
Priorità per ognuno dei temi strategici
Terra: priorità
Alta
Semi: priorità
Alta
Mercato: priorità
Alta
Servizi: priorità
Alta
Donne: priorità
Alta
Giovani: priorità
Alta
La pratica ha qualche certificazione?
No
3. Il contesto
Precedenti esperienze di agroecologia sul territorio individuato, considerando la categoria e le aree di intervento/pilastri scelti
Si
Specificare le dimensioni agroecologiche
Sociale, Economica
Bisogni individuati, riferiti al contesto e alle categorie
Salvaguardia dell’ambiente e Autosufficienza alimentare
Che tipo di sfida è stata affrontata?
Confronto con gli agricoltori locali meccanizzati e abituati a uso di sostanze chimiche in campo.
Spiega le tue scelte
Abbiamo avuto la fortuna di insediarci in un luogo abbandonato da anni e dove non è stata mai praticata la coltura intensiva.
E’ un sistema agroforestale per natura. Noi abbiamo integrato alcune colture che ben si adattavano alle condizioni in essere del luogo.
In che modo la pratica incontra le 5 P dell’Agenda 2030
Persone = sono gli attori delle attività (non le macchine o IA) anche attraverso le tradizioni agricole esperienziali
Pianeta= è il luogo in cui possiamo adoperarci per raccogliere o coltivare i prodotti
Prosperità = è il fine a cui tendere per raggiungere un benessere che coinvolge tutti gli abitanti del Pianeta, comprendendo ogni forma
Pace= è la condizione primaria da cui partire per convivere e non predare sconsideratamente, pace con la terra e pace con gli uomini
Partnership=condivisione di risorse e scambio di prodotti dovrebbe garantire un equilibrio di economia locale.
5. Cambiamento
In quali settori la pratica ha apportato maggiori cambiamenti?
Governance delle risorse naturali (terra, acqua, foresta, agrobiodiversità), Sviluppo associativo e istituzionale (includendo reti e cittadinanza attiva)
In quale Tema Strategico la pratica ha apportato i maggiori cambiamenti?
Mercati
Spiegare in termini qualitativi e quantitativi
I consumatori sono interessati a cibo di qualità e a basso impatto ambientale.
Operando con ciclo chiuso aziendale possiamo offrire prodotti di vario genere inconsueti.
Descrivere le azioni per replicare la pratica
Fare una valutazione oggettiva delle potenzialità di ogni loco.
Descrivere come la pratica sia sostenibile
Valorizzare prodotti e territorio per un pubblico più consapevole e attento alla salvaguardia del benessere, come valore condiviso.
Mi piacerebbe condividere con altri soggetti questa prospettiva, purtroppo ho esperienza diversa, di non complicità, in ambito aziendale,
ma ospitiamo diverse persone provenienti da tutto il mondo, a volte istruite per economie sostenibili, in vari ambiti, che desiderano lavorare la terra con questa finalità e sperimentarla nella nostra azienda, attraverso l’ associazione WWOOF, di cui facciamo parte.