La buona pratica consiste nella coltivazione biologica del fonio, un cereale considerato coltura tradizionale dei popoli Bedick e Bassari del sud-est del Senegal, resistente al cambiamento climatico e ricco di proprietà nutritive, tipico dell’area saheliana. La coltivazione biologica del fonio è una buona pratica agroecologica perchè permette di coltivare una pianta tradizionale nelle sue diverse varietà, preservando quindi la biodiversità dell’ecosistema in questione senza utilizzare input sintetici, aiutando quindi la terra a rigenerarsi. La coltivazione biologica adotta l’approccio agroecologico, ma in più è accompagnata da una certificazione. Nel caso del progetto “ATNA-FONIO” a Kédougou i campi di 1000 produttori di fonio sono stati certificati da ECOCERT per la produzione biologica che utilizza le varietà locali, le cui sementi sono conservate dagli stessi contadini.
1. L’organizzazione
RAFF/AB
L’Organizzazione è già parte della coalizione Azione Terrae?
L’obiettivo è valorizzare preservare la biodiversità della regione sostenendola economicamente e socialmente attraverso la promozione del lavoro agricolo sostenibile e dignitoso da parte delle comunità della zona.
Che tipo di sfida è stata affrontata?
La sfida affrontata è quella della perdita di biodiversità in una zona provata dall’estrazione mineraria, per cui la coltivazione di fonio bioogico permette di preservare la biodiversità dell’ecosistema e allo stesso tempo consente di affrontare la sfida di rivitalizzare l’economia della zona implicando delle minoranze etniche che altrimenti perderebbero una parte importante della propria cultura, che è appunto legata al fonio.
Spiega le tue scelte
La scelta di investire sulla produzione e trasformazione del fonio biologico ha proprio lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale delle minoranze etniche che vivono nella regione di Kédougou, rilanciando l’economia della regione in un settore diverso da quello estrattivo, con un approccio veramente eco-logico.
In che modo la pratica incontra le 5 P dell’Agenda 2030
1) Persone: al centro dell’azione ci sono le persone, in particolare le donne che sono le veri attrici della pratica
2) Prosperità: obiettivo della pratica è quello di far raggiungere alle famiglie una maggior prosperità e benessere economico
3) Pace: si costruisce valorizzando la cultura delle minoranze etniche presenti in Senegal, che altrimenti si troverebbe in una situazione critica di indigenza e potrebbero entrare in conflitto con la maggioranza etnica
4) Partnership: il lavoro di relazione e collaborazione con i partner locali è fondamentale ed è su questa che si basa la buona riuscita dell’azione
5) Pianeta: preservare la biodiversità e salvaguardare l’ambiente per il benessere del Pianeta è un’azione chiave della pratica
5. Cambiamento
In quali settori la pratica ha apportato maggiori cambiamenti?
Governance delle risorse naturali (terra, acqua, foresta, agrobiodiversità), Sviluppo associativo e istituzionale (includendo reti e cittadinanza attiva)
In quale Tema Strategico la pratica ha apportato i maggiori cambiamenti?
Terra, Semi, Donne
Spiegare in termini qualitativi e quantitativi
I maggiori cambiamenti sono avvenuti a livello “Terra” perché sono stati riqualificati circa 1000 ha grazie alla produzione biologica, senza input sintetici, di fonio. Questa particolare coltura permette, infatti, di apportare molti nutrienti alla terra senza bisogno di particolare trattamenti. L’altro cambiamento è avvenuto a livello di sementi perché ognuno dei 62 villaggi ha le proprie varietà di sementi che vengono utilizzate e preservate e così si riesce a mantenere l’utilizzo diverse varietà di fonio che permettono di proteggere la biodiversità dell’ecosistema circostante, le varietà sono molteplici e legate ai villaggi e zone di produzione. Infine, le donne, un altro cambiamento si è verificato da questo punto di vista perché la maggioranza dei 1000 produttori sono donne ed è grazie al loro lavoro in ambito agricolo e alla vendita del loro raccolto che la famiglie sono riuscite ad aumentare il proprio reddito.
Descrivere le azioni per replicare la pratica
Le azioni per replicare la pratica possono essere riassunte come segue:
– individuare una zona con una composizione di terreno simile a quella di Kédougou che si trova nella stessa fascia climatica dove c’è possibilità di far crescere il fonio
– individuare con le comunità le zone dove è possibile coltivare il fonio biologico in modo da rigenerare e recuperare terreni incolti
– strutturare una rete di agricoltori e formarli sulle pratiche agroecologiche e la produzione biologica
– accompagnare il gruppo nella produzione e trasformazione e commercializzazione fornendo macchinari per la lavorazione e facilitando la messa in relazione con i mercati
Descrivere come la pratica sia sostenibile
La pratica è sostenibile a livello ambientale perché permette di preservare la biodiversità della zona grazie all’utilizzo di diverse varietà di fonio e la rigenerazione di terreni incolti permette di ridurre l’impatto ambientale dell’estrazione mineraria.
La sostenibilità sociale è garantita dal coinvolgimento di minoranze etniche, da soggetti vulnerabili, in particolare delle donne che hanno un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza alimentare delle famiglie.
Infine, la sostenibilità economica è garantita dal fatto che il fonio viene veduto a un prezzo dignitoso sul mercato e conveniente per i produttori, valorizzando così il loro lavoro e la produzione biologica.