Buone Pratiche di Transizione Agroecologica
L'azienda agricola di montagna"La Fonte"nasce nel 1990 su terreni terrazzati abbandonati. Dopo 25 anni di vendita in azienda e mercati, con laboratori didattici e vendita di "biodiversità", vuol dire: Frutta e verdura sia coltivata che selvatica, trasformati vari sciroppi, marmellate conserve vegetali, sali, tisane, liquori, prodotti erboristici: gemmoderivati, estratti di fiori (Fiori di Bach e trentini), formaggi, yogurt e latte di capra, pecora, mucca, uova, feltro di lana, terriccio per fiori e orti…tutto autoprodotto. Decidiamo nel 2017 di aprire uno Spaccio contadino in città a Rovereto dove vendere i nostri prodotti più altri prodotti essenziali di contadini della zona di comprovata conoscenza. Questo porta a fare meno fatica (carico-scarico, tempo brutto) e a formare quotidianamente i clienti sulle pratiche alimentari. Dopo 22 anni di certificazione biologica (dal 1995 al 2017) decidiamo di autocertificarci: la certificazione con onerosa burocrazia e non più rispondente a principi etici. Questo ci permette per lo spaccio, di acquistare anche da produttori non certificati dei quali conosciamo le realtà agroecologiche senza l'uso di chimica e con sani valori, e poter garantire per loro verso i clienti, torniamo perciò a valorizzare la relazione diretta e la fiducia. La didattica con i bambini, fondamentale, dal 1999, con giornate per gruppi e Settimane verdi estive impostate sull’educazione alimentare in pratica: si munge, si raccoglie, si cucina e si mangia insieme.
Mesa Noa è una cooperativa fondata a Cagliari nel 2019 da una comunità di persone che pratica il consumo responsabile e che ha aperto in città il primo emporio autogestito della Sardegna. La cooperativa conta oltre 400 socie e soci ed è referente, unica in Sardegna, delle Cooperative di Comunità di Confcooperative.
Le socie e i soci di Mesa Noa coprono gratuitamente tutte le fasi di organizzazione e vendita necessarie alla gestione dell'emporio, il risparmio così generato consente di avere a disposizione prodotti di qualità a prezzi competitivi e di riconoscere il giusto compenso ai produttori.
I fornitori dell'emporio sono principalmente agricoltori e artigiani che condividono con Mesa Noa il rispetto della terra e dei cicli stagionali, la dignità del lavoro, la salute di chi lavora e di chi consuma. L'offerta dei prodotti viene poi ampliata attraverso grossisti di filiere biologiche, etiche e solidali.
Come sede dell'emporio, Mesa Noa ha scelto un quartiere periferico e popolare di Cagliari, laddove si è ritenuto fosse più essenziale sperimentare un progetto comunitario solidale e in cui si propone come spazio di incontro, di scambio di saperi e di mutuo aiuto.
Fin dalla sua costituzione, Mesa Noa promuove nel territorio eventi divulgativi sui temi dell'economia circolare e delle piccole economie locali, con l'obiettivo di costruire reti con gruppi e persone che condividono lo stesso orizzonte di valori in un quadro più ampio di innovazione e trasformazione sociale.
L'azione vuole contribuire allo sviluppo di un modello di economia circolare in due regioni della foresta amazzonica peruviana (Ucayali e San Martin), dando priorità a quattro prodotti locali: camu camu, aguaje, aji charapita e cocco. L'azione intende valorizzare l'apporto di questi prodotti rispetto a diete sane, nutritive e culturalmente appropriate, aumentando le potenzialità commerciali sul mercato nazionale e regionale, facendo leva sull'ecoturismo.
Beneficiari sono 147 agricoltori e diverse micro e piccole imprese (MePE) del settore manifatturiero-alimentare e del turismo. L'azione mira inoltre a promuovere l’economia circolare ed il riutilizzo degli scarti provenienti dalla lavorazione dei prodotti agroecologici. I cluster principali sono: il commercio dei prodotti biologici ed agroecologici, l’ecoturismo specializzato nell’ospitalità agricola a livello locale grazie ad una sinergia tra diversi attori pubblici e privati, con l’obiettivo di difendere i beni comuni. Il partner locale è l’ANPE, l’associazione nazionale di produttori ecologici del Perù.
In partnership con GDF (Global DIversity Foundation) sono state organizzate delle iniziative atte a supportare i fragili agroecosistemi dell'alto atlante marocchino attraverso delle farmer field school ospitate in diversi villaggi di comunità agricole ed incentrate sulla divulgazione di pratiche agroecologiche e rigenerative. Negli incontri iniziali si è provveduto a raccogliere le effettive problematiche agricole e sociali più rilevanti che sono state riscontrate negli ultimi anni. Tra queste, vi erano la carenza d'acqua durante la stagione secca, scarsa conoscenza dei trattamenti biologici per il controllo delle patologie, notevoli problematiche date dalla infestazione da afidi, il mancato accesso ai servizi veterinari. Le farmer field school sono state il primo passo verso una comprensione più olistica delle piante e degli animali e delle loro interazioni col suolo e l'ambiente. Agronomi, veterinari e microbiologi si sono intervallati diffondendo conoscenza su temi che andavano dalla comprensione generale del suolo, delle sue funzioni e delle sue componenti fisiche, chimiche e biologiche fino alla gestione sostenibile della salute degli animali e delle loro performance al pascolo in un contesto fragile e degradato.
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