Buone Pratiche di Transizione Agroecologica
ACRA si impegna a migliorare la resilienza delle popolazioni vulnerabili di N'Djamena riducendo i fattori di vulnerabilità agli shock ambientali che influenzano l'insicurezza alimentare. Gli obiettivi includono il sostegno nella formulazione di politiche alimentari urbane sostenibili, l'intensificazione della produzione agroecologica, la prevenzione della malnutrizione e il supporto alla crescita economica sostenibile. Le prospettive a medio e lungo termine comprendono il potenziamento delle politiche alimentari urbane, l'aumento della quantità e qualità della produzione alimentare urbana e periurbana attraverso pratiche agroecologiche, e il contributo agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. L'azione mira a soddisfare i bisogni immediati delle persone in insicurezza alimentare, riducendo a lungo termine il rischio e la vulnerabilità, e promuovendo la resilienza climatica.
Coltivare benessere e rigenerazione ambientale e sociale, seminando cambiamento. La comunità Rocciaviva basa il suo operato sui principi della sostenibilità, della rigenerazione ambientale e della permacultura. I principali obiettivi sono: la riforestazione delle zone in degrado, la creazione di “foreste-giardino” e la diffusione della conoscenza della permacultura attraverso l’organizzazione di occasioni educative e formative per la comunità locale e quella dei visitatori.
Viviamo in una contrada abbandonata da più di 20 anni, come famiglia stanziale.
Il nostro primo obbiettivo è stato l'insediamento e l'avvio di produzione per autosufficienza. la gestione dei 3 ha di proprietà è stata pianificata nel corso del tempo, tenendo conto delle condizioni peculiari di ogni zona, esposizione solare, presenza dell'acqua, vicinanza di boschi, siepi, struttura del suolo.
Abbiamo un allevamento di 50 galline ovaiole di razza, un apiario.
120 piante di ulivo, 60 di alberi da frutto di varie specie, 1 siepe di arbusti per fiori e bacche edibili, 1ha destinato al popolamento di lamponi, ribes rosso.
Su 600mq seminiamo cereali per focacce e/o birra. Siamo PPL Veneto.
I prati sono tutelati perchè ricchi di biodiversità. La aree destinate agli ortaggi sono nel frutteto e destinate, a rotazione, anche a sovesci apistici.
Per evitare il surriscaldamento estivo del suolo non viene tagliata l'erba a fianco delle aiuole da produzione. In inverno l'erba tagliata funge da copertura del terreno per creare nuove aiuole da produzione, pacciamatura attiva. Gli ortaggi sono da seme bio, per far sviluppare interamente la pianta in loco.
I semi vengono autoprodotti per l'anno successivo, fiduciosi di aver fatto maturare l'autosufficienza idrica alla nuova generazione. La pollina è il concime adoperato in campo, dopo la necessaria maturazione. Operano due giovani, Francesco 22 e Letizia 19 anni. Raccontiamo, distribuiamo, valorizziamo i nostri prodotti al mercato di Schio.
L'azienda agricola di montagna"La Fonte"nasce nel 1990 su terreni terrazzati abbandonati. Dopo 25 anni di vendita in azienda e mercati, con laboratori didattici e vendita di "biodiversità", vuol dire: Frutta e verdura sia coltivata che selvatica, trasformati vari sciroppi, marmellate conserve vegetali, sali, tisane, liquori, prodotti erboristici: gemmoderivati, estratti di fiori (Fiori di Bach e trentini), formaggi, yogurt e latte di capra, pecora, mucca, uova, feltro di lana, terriccio per fiori e orti…tutto autoprodotto. Decidiamo nel 2017 di aprire uno Spaccio contadino in città a Rovereto dove vendere i nostri prodotti più altri prodotti essenziali di contadini della zona di comprovata conoscenza. Questo porta a fare meno fatica (carico-scarico, tempo brutto) e a formare quotidianamente i clienti sulle pratiche alimentari. Dopo 22 anni di certificazione biologica (dal 1995 al 2017) decidiamo di autocertificarci: la certificazione con onerosa burocrazia e non più rispondente a principi etici. Questo ci permette per lo spaccio, di acquistare anche da produttori non certificati dei quali conosciamo le realtà agroecologiche senza l'uso di chimica e con sani valori, e poter garantire per loro verso i clienti, torniamo perciò a valorizzare la relazione diretta e la fiducia. La didattica con i bambini, fondamentale, dal 1999, con giornate per gruppi e Settimane verdi estive impostate sull’educazione alimentare in pratica: si munge, si raccoglie, si cucina e si mangia insieme.
Mesa Noa è una cooperativa fondata a Cagliari nel 2019 da una comunità di persone che pratica il consumo responsabile e che ha aperto in città il primo emporio autogestito della Sardegna. La cooperativa conta oltre 400 socie e soci ed è referente, unica in Sardegna, delle Cooperative di Comunità di Confcooperative.
Le socie e i soci di Mesa Noa coprono gratuitamente tutte le fasi di organizzazione e vendita necessarie alla gestione dell'emporio, il risparmio così generato consente di avere a disposizione prodotti di qualità a prezzi competitivi e di riconoscere il giusto compenso ai produttori.
I fornitori dell'emporio sono principalmente agricoltori e artigiani che condividono con Mesa Noa il rispetto della terra e dei cicli stagionali, la dignità del lavoro, la salute di chi lavora e di chi consuma. L'offerta dei prodotti viene poi ampliata attraverso grossisti di filiere biologiche, etiche e solidali.
Come sede dell'emporio, Mesa Noa ha scelto un quartiere periferico e popolare di Cagliari, laddove si è ritenuto fosse più essenziale sperimentare un progetto comunitario solidale e in cui si propone come spazio di incontro, di scambio di saperi e di mutuo aiuto.
Fin dalla sua costituzione, Mesa Noa promuove nel territorio eventi divulgativi sui temi dell'economia circolare e delle piccole economie locali, con l'obiettivo di costruire reti con gruppi e persone che condividono lo stesso orizzonte di valori in un quadro più ampio di innovazione e trasformazione sociale.
L'azione vuole contribuire allo sviluppo di un modello di economia circolare in due regioni della foresta amazzonica peruviana (Ucayali e San Martin), dando priorità a quattro prodotti locali: camu camu, aguaje, aji charapita e cocco. L'azione intende valorizzare l'apporto di questi prodotti rispetto a diete sane, nutritive e culturalmente appropriate, aumentando le potenzialità commerciali sul mercato nazionale e regionale, facendo leva sull'ecoturismo.
Beneficiari sono 147 agricoltori e diverse micro e piccole imprese (MePE) del settore manifatturiero-alimentare e del turismo. L'azione mira inoltre a promuovere l’economia circolare ed il riutilizzo degli scarti provenienti dalla lavorazione dei prodotti agroecologici. I cluster principali sono: il commercio dei prodotti biologici ed agroecologici, l’ecoturismo specializzato nell’ospitalità agricola a livello locale grazie ad una sinergia tra diversi attori pubblici e privati, con l’obiettivo di difendere i beni comuni. Il partner locale è l’ANPE, l’associazione nazionale di produttori ecologici del Perù.
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