Online i risultati della Mappatura delle buone pratiche di transizione agroecologica

28 proposte arrivate. premiate 3 pratiche italiane e 3 estere.

Nel contesto del progetto CHAlleNGE è stata lanciata l’attività di Mappatura delle Buone pratiche di Transizione Agroecologica. Gli obiettivi e le modalità di partecipazione sono stati illustrati in un incontro realizzato il 9 aprile 2024.

L’invito a partecipare è stato rivolto a tutti i soggetti interessati dall’ambito agroecologico, in Italia e all’estero: imprese private, cooperative, organizzazioni della società civile, enti pubblici di diversa dimensione e caratteristiche, centri di ricerca e università.

L’intento era stimolare un dialogo collaborativo e la costruzione di una rete di pratiche virtuose, guida di modelli agricoli più sostenibili.

La selezione è stata affidata ad un gruppo di esperti composto da Giorgio Menchini, portavoce di Azione TerrAE, Caterina Batello, Vice-Presidente dell’Associazione Italiana di Agroecologia (AIDA), Cristiana Peano, docente Ordinaria al Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino e Presidente del CISAO, Carlotta Ebbreo, collaboratrice dell’ONG DEAFAL, Riccardo Bocci, agronomo e direttore tecnico e già coordinatore della Rete Semi Rurali.

La valutazione ha interessato 6 ambiti aspecifici:
1. Ambito sistemico: integrazione di principi ecologici e sociali
2. Ambito trasformativo: transizione verso modelli equi, sostenibili e resilienti
3. Ambito partecipativo: partecipazione degli attori locali in tutte le fasi di progettazione e
realizzazione (particolare riferimento alle imprese contadine e familiari, alle donne e ai giovani)
4. Co-creazione e scambio di conoscenze: nella analisi dei sistemi agro-alimentari e nella
identificazione delle risposte
5. Sostenibilità: sostenibilità dei processi avviati sotto il profilo ambientale, economico, sociale, politico.
6. Replicabilità: con particolare attenzione alla possibilità di proliferazione orizzontale delle
esperienze.

10 delle 28 pratiche pervenute sono realizzate in Italia – Lombardia, Veneto, Trentino, Emilia Romagna, Campania, Sardegna, Basilicata – e 18 all’estero, coinvolgendo 15 Paesi: Chad, Marocco, Kenya, Perù, eSwatini, Croazia, Serbia, Turchia, Grecia, Portogallo, Burkina Faso, Senegal, Benin, Guinea Bissau, Niger.

Le migliori pratiche.
Per l’Italia:

Per l’Estero:

A questo link invece puoi consultare tutte le buone pratiche della mappatura 2024: 

N.B. (Per evitare possibili conflitti di interessi, il Comitato ha stabilito che le persone componenti del CdV si astengono dal valutare le proposte provenienti dalle organizzazioni e istituzioni di appartenenza o ad esse legate, o coinvolte in progetti in cui le stesse hanno svolto o svolgono un ruolo a diverso titolo).

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